Eishockey Forum - Zuschauer in Asiago verklagt Gemeinde, Stadionbetreiber, Verein und Spieler

[Zitat] Disco da hockey ghiaccio gli sfonda il cranio: è vivo
Il puck è passato per un buco nella rete. La vittima ha denunciato per lesioni il Comune, il gestore d`impianto, la società e il giocatore

ASIAGO. Un incidente spaventoso. Un disco da hockey su ghiaccio (puck in gergo tecnico), scagliato con violenza da un giocatore durante il riscaldamento pre-partita, era passato da un buco della rete e l`aveva colpito in testa, fratturandogli il cranio. È un miracolato Corrado Strazzabosco, 49 anni, magazziniere di Asiago. A quasi tre mesi da quello spaventoso infortunio non sta ancora bene, ma è vivo, parla e cammina. A testimoniare cosa ha rischiato c`è la radiografia del suo cranio, con evidente il colpo del disco. Ora, il ferito ha sporto denuncia e con l`avvocato Michele Vettore chiede giustizia per quanto avvenuto, per il quale ha rischiato la vita.

L`INCIDENTE. Era la sera del 26 marzo scorso. Strazzabosco, tifoso dell`Asiago, era andato a vedere con alcuni amici la gara uno della finale scudetto fra Asiago e Renon; per la cronaca, i campioni altopianesi hanno meritato la vittoria finale, cucendosi lo scudetto sul petto. (...)

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[Zitat] ASIAGO. Un magazziniere di 49 anni era in tribuna durante la finale col Renon: è miracolato
Disco da hockey ghiaccio gli sfonda il cranio: è vivo
Il puck è passato per un buco nella rete. La vittima ha denunciato per lesioni il Comune, il gestore d`impianto, la società e il giocatore - Diego Neri

Un incidente spaventoso. Un disco da hockey su ghiaccio (puck in gergo tecnico), scagliato con violenza da un giocatore durante il riscaldamento pre-partita, era passato da un buco della rete e l`aveva colpito in testa, fratturandogli il cranio. È un miracolato Corrado Strazzabosco, 49 anni, magazziniere di Asiago. A quasi tre mesi da quello spaventoso infortunio non sta ancora bene, ma è vivo, parla e cammina. A testimoniare cosa ha rischiato c`è la radiografia del suo cranio, con evidente il colpo del disco. Ora, il ferito ha sporto denuncia e con l`avvocato Michele Vettore chiede giustizia per quanto avvenuto, per il quale ha rischiato la vita.

L`INCIDENTE. Era la sera del 26 marzo scorso. Strazzabosco, tifoso dell`Asiago, era andato a vedere con alcuni amici la gara uno della finale scudetto fra Asiago e Renon; per la cronaca, i campioni altopianesi hanno meritato la vittoria finale, cucendosi lo scudetto sul petto. Si era seduto sugli spalti e stava assistendo al riscaldamento pre-partita, quando un giocatore di casa, che lui ha identificato in Sean Bentivoglio, ha lanciato un disco con forza per segnare. Il dischetto sarebbe passato per una falla della recinzione, colpendo lo sfortunatissimo spettatore in testa. Un colpo terrificante. Strazzabosco era stato subito soccorso e trasportato nell’infermeria dell’impianto, dove era stato medicato dal medico sociale dell’Asiago hockey, il dottor Scuderi, che aveva suturato la ferita.

LE CONSEGUENZE. L’indomani il ferito era stato trasportato all’ospedale di Asiago, dove era stato sottoposto a degli accertamenti da cui era emersa una “frattura del seno frontale sinistro” del cranio. Il magazziniere era stato ricoverato, con una prognosi iniziale di 20 gironi; poi era stato trasferito nel nosocomio di Bassano, dove era stato sottoposto ad un intervento chirurgico. La prognosi finale è stata di una cinquantina di giorni (fino ai primi di giugno), ma “ancora oggi – lamenta Strazzabosco – accuso disturbi di insonnia, che mi impediscono di stare bene, di condurre una vita regolare e di avere un umore stabile”.

LA DENUNCIA. Nei giorni scorsi, Strazzabosco, con il suo legale, ha sporto denuncia ai carabinieri ipotizzando il reato di lesioni gravi. La querela l’ha rivolta contro il Comune di Asiago, in qualità di proprietario dell’impianto dello stadio del ghiaccio; contro il gestore, Angelo Roffo, e contro la società “Asiago hockey 1935”, per via delle falle nella recinzione di cui nessuno si sarebbe accorto e che era stata riparata l’indomani, dalle testimonianze raccolte del ferito; e quindi contro Bentivoglio, che aveva lanciato il dischetto. Certo, ora spetterà agli inquirenti ricostruire l’esatta dinamica e valutare le eventuali responsabilità penali dell’incidente, invero inusuale. Il magazziniere, nel caso in cui l’inchiesta sfoci in un processo, avrà la possibilità di costituirsi parte civile e di chiedere un risarcimento dei danni subiti. Quello che è certo è che, con quello che gli è successo, può dirsi davvero un miracolato.